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Specie estinte dall'uomo

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view post Posted on 4/10/2012, 19:43
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Tardi? Dimmi qual'è il tuo animale vivente preferito?
 
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.Kat.
view post Posted on 4/10/2012, 19:47




CITAZIONE (Space-Joker @ 4/10/2012, 20:43) 
Tardi? Dimmi qual'è il tuo animale vivente preferito?

Dimmi, che utilità ha questo post in questo topic?
 
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io sto con gli ippopotami
view post Posted on 2/1/2013, 18:28




in questo disegno alcuni dei lemuri giganti presenti nel Madagascar fino all'arrivo dell'uomo,circa 2.ooo anni fa.La sagoma nera è quella dell'indri,il piu' grande dei lemuri odierni,per avere un'idea delle dimensioni.
 
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Deacon Master
view post Posted on 2/1/2013, 18:45




Cavolo, quei lemuri in confronto a quello della nostra epoca sono enormi! L'Archaeoindris sembra poco più piccolo di un uomo di medie dimensioni.
 
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view post Posted on 2/1/2013, 18:52
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DITA CONSUMATE

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A Londra avevo visto lo scheletro del Megaladapis...
 
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io sto con gli ippopotami
view post Posted on 30/6/2013, 09:18




sebbene risalga ad un anno fa è sempre meglio ricordare.......e riflettere
www.greenreport.it/_archivio2011/?page=default&id=13166
 
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io sto con gli ippopotami
view post Posted on 14/10/2013, 11:55




rimetto quest'altro disegno della ritina di Steller,per dare un'idea della taglia


un articolo al riguardo:

Un grosso mammifero marino oggi estinto, la Ritina di Steller (Hydrodamalis gigas), rappresenta un caso tanto particolare quanto drammatico. Infatti una specie scoperta e descritta nel 1741 venne considerata estinta solo 27 anni dopo, nel 1768, a causa del massacro a cui fu sottoposta. Ma veniamo ai fatti.

La Ritina apparteneva all'ordine dei Sirenii, ovvero lo stesso ordine di lamantini e dugonghi. Trattasi di mammiferi acquatici di grosse dimensioni, erbivori, che vivono per lo più nei fiumi o nelle acque marine costiere. Il naturalista tedesco G.W. Steller si imbarcò nel 1738 sulla nave per la seconda spedizione in Kamchatka, salpando dalla Russia per arrivare sino in Alaska. Ma la nave durante il ritorno naufragò sull'isola di Bering, che si trova nell'omonimo mare. Qui l'equipaggio dovette restare per parecchi mesi e passare l'inverno, durante il quale moltissimi uomini perirono a causa dello scorbuto. Steller annotò molte specie animali che potevano essere avvistate sull'isola e sulle sue coste, e tra questi descrisse uno strano animale, lungo anche sino a 9 metri, che ricordava da vicino la struttura di una grande sirena. Infatti il corpo molto massiccio, era in contrasto con una testa piuttosto piccola, ed era ricoperto di una pelle molto spessa, dura e rugosa, ed era fornito di una coda pisciforme, ma orizzontale, come nei Cetacei. Gli occhi e la bocca erano piccoli, quest'ultima probabilmente a cagione del fatto che si nutriva di grosse alghe. Caratteristica peculiare era la mancanza di dita negli arti anteriori. Il loro habitat era costituito dai fondali bassi e sabbiosi vicino alle coste, in particolare alle foci dei fiumi, dove questi mammiferi si nutrivano quasi incessantemente tenendo la testa immersa sott'acqua. In questo modo, però, non badavano molto alla loro incolumità, e non si preoccupavano dei predatori. Per l'uomo era quindi facilissimo ucciderli, potendosi avvicinare con le barche senza essere temuti, e colpirli con le fiocine sul dorso. Presumibilmente la Ritina non era ristretta all'isola di Bering ma la sua distribuzione comprendeva la costa orientale della Kamchatka, dove era conosciuta dalle popolazioni locali. Steller stimò allora, approssimativamente, una popolazione di circa 1500-2000 individui. Tuttavia proprio la sua natura e le sue abitudini furono la causa della sua fine. In pochi anni, infatti, ne furono abbattute un'enormità, per sfamare i naufraghi dell'isola, a cui forniva carne, grasso e cuoio. La carne era considerata molto buona, la pelle, molto dura e resistente, forniva un ottimo cuoio, e il grasso produceva un olio perfetto per le lampade, non producendo fumo né emanando cattivo odore. Si pensa che l'ultimo esemplare fu abbattuto nel 1768.

Però presunte osservazioni di questa sirena continuarono a susseguirsi anche negli anni successivi alla sua dichiarata estinzione. Nel 1879 una nave oceanografica svedese visitò l'isola e raccolse molte informazioni che attestavano la sopravvivenza della Ritina ben oltre la sua presunta estinzione, almeno sino al 1850 circa. Ma i dati erano incerti, così come le date riportate. E' possibile, infatti, che qualche individuo o qualche piccola colonia sia sopravvissuta oltre il 1768, ma sino ad un secolo oltre sembra effettivamente troppo. Un periodo plausibile può collocarsi in circa 50-60 anni oltre il 1768, non oltre. Tuttavia anche nel XX secolo ci furono dei presunti avvistamenti: una baleniera russa, nel 1962, avvistò alcuni esemplari di uno strano e grosso mammifero marino, che corrispondeva nella descrizione e nell'habitat con quanto conosciuto sulla Ritina. Gli avvistamenti avvennero sulla costa Siberiana, pressoché spopolata, in prossimità di Capo Navarino, nel golfo di Anadyr. All'avvistamento, abbastanza interessante, non seguirono ulteriori ricerche mirate. Un altro avvistamento avvenne nel 1976 ad opera di un pescatore russo di salmoni che descrisse, insieme a molti colleghi, uno strano animale acquatico con caratteristiche tipiche della Ritina. Molti detrattori di questo avvistamento pensarono di vedere in quell'animale un elefante marino del nord, anche se l'area dell'avvistamento non rientra propriamente nell'areale di quest'ultima specie. Inoltre la descrizione fornita dal pescatore russo non corrisponde alle caratteristiche di un elefante marino, mentre collima perfettamente con quelle di una Ritina. Ancora un altro avvistamento nel 1977: alcuni pescatori scoprono nella baia di Anaptinskaga il corpo arenato di un mammifero acquatico insolito: pelle nera, pinne pettorali, coda simile a quella di una balena, ovvero orizzontale, e con una sorta di 'naso' allungato. Esiste poi, per la cronaca, con data 1984, un dispaccio comunicante la scoperta di uno scheletro di Ritina sulla costa di un'isola del Pacifico settentrionale. Nel 2012 la vacca marina è stata oggetto di una spedizione tra le acque della Groenlandia e l'Islanda, di alcuni biologi e paleo-zoologi per ritrovare tracce della specie, ma senza ottenere risultati probanti.

Possiamo dire che le probabilità che la grande sirena dei mari ancora sopravviva non sono molte, anche se i territori da indagare sono ampi, spopolati e remoti, per cui una piccola popolazione potrebbe anche sopravvivere senza dare troppi segni della sua esistenza. Sarebbe però opportuno svolgere ricerche mirate e approfondite e considerando che si è trattato della più grande "sirena" mai esistita ( i dugonghi e i lamantini, infatti, a stento superano i 4 m di lunghezza), questa specie lo meriterebbe, considerando il male che le abbiamo procurato
 
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view post Posted on 15/10/2013, 02:07
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Principe dell'alveare

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Che pinnipede immenso, cavolo...grande come un'orca
 
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view post Posted on 13/11/2013, 13:50
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Principe dell'alveare

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io sto con gli ippopotami
view post Posted on 19/3/2014, 08:17




Illustrazione raffigurante un maschio di uro,un possente bovino selvatico che era diffuso in Europa (alcuni esemplari furono impiegati nelle arene romane,Giulio Cesare menziona questi bovini nel suo Il De bello Gallico) oltre che in Nordafrica e Medioriente,e da cui discendono le varie razze di bovini domestici.

L'ultimo esemplare,una femmina,fu abbattutto nel 1627 in Polonia.Negli ultimi anni si è tentato di "ricostruire" l'uro attraverso la selezione di alcune razze bovine più prossime aa esso.
 
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io sto con gli ippopotami
view post Posted on 29/11/2014, 12:41




Ossa attribuite a ritina di Steller potrebbe estendere il suo (ex)areale di distribuzione fino all' Alaska.
http://rsbl.royalsocietypublishing.org/con.../10/11/20140878
 
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io sto con gli ippopotami
view post Posted on 14/4/2015, 13:08




 
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