Buongiorno e buon anno!
Volevo portare alla vostra attenzione un elemento che è stato solamente toccato tangenzialmente dalla discussione: il Balrog non solo è impregnato di magia [nera], non solo il suo spirito è divino (e non semidivino, come è stato precedentemente detto)
1, ma egli, come è chiaro dal libro, può lanciare incantesimi, esattamente come Gandalf. Infatti, si legge:
2CITAZIONE
Non c’erano condotti a illuminare il passaggio, che era completamente buio. Discesero a tentoni una lunga rampa di scale e poi si girarono a guardare; ma non scorsero nulla tranne, alto sopra di loro, il fioco baluginio del bastone del mago. Che sembrava ancora di guardia alla porta chiusa. Frodo respirava a fatica, appoggiato a Sam, che gli aveva messo un braccio intorno alla vita. Restarono lì a scrutare su per le scale nell’oscurità. Frodo credette di udir la voce di Gandalf mormorare parole che scendevano dal soffitto spiovente come l’eco di un sospiro. Non riusciva a capire quello che diceva. Le pareti sembravano tremare. Ogni tanto i colpi di tamburo pulsavano e rullavano: doom, doom.
All’improvviso in cima alla scala si aprì uno squarcio di luce bianca. Seguito da un sordo ruglio e da un pesante tonfo. Il rullo del tamburo esplose scatenato: doom-boom, doom-boom, e poi s’interruppe. Gandalf volò giù dalle scale e piombò a terra in mezzo alla Compagnia.
“Bene, bene! È finita!” disse il mago alzandosi a fatica. “Ho fatto tutto ciò che potevo. Ho incontrato un degno avversario, però, che per poco non mi ha annientato. Ma non restate qui! Muovetevi! Muovetevi! Dove sei, Gimli? Vieni avanti con me! Voialtri tutti dietro, e a distanza ravvicinata!
[...]
Gimli lo prese per il braccio e l’aiutò a sedersi su un gradino. “Che cosa è successo lassù dietro la porta?” domandò. “Hai incontrato chi batteva il tamburo?”
“Non lo so,” rispose Gandalf. “Ma a un tratto mi son trovato di fronte a qualcosa che non avevo mai incontrato prima. Non sapevo che cos’altro fare e ho provato a lanciare un incantesimo per chiudere la porta. Ne conosco molti; ma per far bene certe cose ci vuole tempo e, anche in quel caso, si può sempre sfondare la porta con la forza.
“Mentre ero lì, sentivo voci d’orchi dall’altra parte: mi aspettavo che da un momento all’altro l’abbattessero. Non riuscivo a sentire quello che dicevano, sembravano parlare nella loro orrida lingua. Capivo solo ghâsh: cioè ‘fuoco’. Poi qualcosa è entrato nella camera… l’ho avvertito da dietro la porta, e gli orchi stessi, spaventati, hanno taciuto. Ha afferrato l’anello di ferro e allora ha percepito la mia presenza e il mio incantesimo.
“Non saprei dire cosa fosse, ma una sfida così non l’ho mai affrontata. Il contro incantesimo era tremendo. Mi ha quasi sopraffatto. Per un istante la porta si è sottratta al mio controllo e ha cominciato ad aprirsi! Ho dovuto pronunciare una parola di Comando. La tensione è stata troppo forte. La porta è andata in pezzi. Qualcosa di scuro come una nuvola bloccava tutta la luce all’interno e io sono stato scaraventato all’indietro giù per le scale. Tutta la parete ha ceduto, e anche il soffitto della camera, credo.
“Balin è sepolto in profondità, purtroppo, e con lui forse anche qualcos’altro. Non ne sono certo. Ma perlomeno il passaggio dietro di noi era completamente bloccato. Ah! Non mi sono mai sentito così stremato, ma sta passando. Dimmi piuttosto di te, Frodo. Non ho avuto il tempo di parlartene ma, in vita mia, non sono mai stato così contento come quando hai aperto bocca. Temevo che Aragorn portasse uno hobbit coraggioso ma morto."
[...]
"Un Balrog,” mormorò Gandalf. “Ora capisco.” Vacillò e si appoggiò pesantemente al bastone. “Che sorte malefica! E io sono già stanco."
Quel che vorrei apparisse dalle mie tediose citazioni è il seguente fatto: Gandalf ha combattuto due volte contro il Balrog; dapprima in una battaglia d'incantesimi, comunque vinta dall'Istari, e in seguito sul ponte. Il Balrog dunque può lanciare incantesimi—e controincantesimi—esattamente come Gandalf, appartenendo essi alla medesima specie divina di Dèi minori [notare come 'divinità minore', 'semidio' e 'angelo' siano concetti estremamente differenti].
Perciò credo che Smaug non avrebbe alcuna possibilità: oltre alle ottime argomentazioni sottolineate dagli altri utenti, il Flagello di Durin potrebbe lanciare incantesimi al drago, senza che questi possa rispondere in alcun modo.
Un buon anno a tutti!!!
[1.] "Maia is the name of the Kin of the Valar, but especially of those of lesser power than the 9 great rulers". Tolkien, J. R. R., "Words, Phrases and Passages", Parma Eldalamberon 17, p. 174. E specialmente "spirits whose being also began before the world, of the same order as the Valar but of less degree" Tolkien 1977, Quenta Silmarillion, Chapter 1: "Of the Beginning of Days".
[2.] Cito nell'eccellente traduzione di Ottavio Fatica, che, mi si permetta di dirlo senza giri di parole, costituisce una prodezza, una fatica per così dire, filologica di rendere giustizia al complessissimo testo di Tolkien, che consiglio comunque di leggere in lingua originale. Le citazioni sono tratte dal capitolo II.5 'Il ponte di Khazad-Dûm.