Lart Engineer pare essere l'unico ingegnere sopravvissuto alla
strage avvenuta su
LV-223. L'alieno, assieme ai suoi compagni si stava preparando a partire per la Terra e distruggere le sue forme di vita. Per nostra fortuna qualcosa sulla luna andò storto e le loro armi biologiche gli si rivoltarono contro.
L'alieno scampò alla strage e si ibernò in un sarcofago criogenico per 2000 anni sino al suo risveglio avvenuto per volere di
Peter Weyland.
Nella versione cinematografica del film l'alieno non parla e senza dare apparenti spiegazioni cerca di portare a termine la
missione lasciata in sospeso 2000 anni prima. Nelle scene tagliate del film vi è un breve dialogo tra l'ingegnere e Peter Weyland. Come nella versione cinematografica
la reazione dell'alieno è violenta.
Una volta compiuta la prima strage, l'ingegnere attiva il
Juggernaut e si siede nell'iconica
postazione di comando pronto per portare il suo
micidiale carico sulla Terra. Per fortuna la repentina reazione del Capitano Janeck evita una strage dato che l'uomo ed i suoi due copiloti riescono a scagliare la nave
Prometheus sul Juggernaut destabilizzandone il volo.
L'ingegnere ferito fuoriesce dal juggernaut ormai abbattuto e si mette alla ricerca di Shaw nel modulo di salvataggio di Vickers scampato all'incidente. Nella versione estesa della scena l'ingegnere esplora incuriosito il modulo soffermandosi su schermi, libri e lampadari prima di scovare Shaw nascosta dietro il bancone del bar.
Dopo una breve lotta dove la donna riesce a colpire per due volte con un'ascia l'alieno, questo viene avvinghiato dal
trilobite e ucciso. Alla fine del film dal suo corpo nascerà il
diacono.
Last Engineer è stato interpretato dall'attore
Ian Whyte.