Hadley's Hope è una colonia umana atta a terraformare il planetoide
LV-426. E' stata costruita nel ventiduesimo secolo e sino al 2179 ha contato una popolazione di 158 coloni. La colonia è stata soggetta ad una importante infestazione da parte degli xenomorfi che ne ha decretato la completa distruzione.
La colonia è stata assemblata prevalentemente utilizzando moduli prefabbricati. Sono stati utilizzati anche componenti di astronavi utilizzate dai primi coloni che atterrarono su LV-426. Come la maggior parte delle colonie della
Compagnia anche questa aveva la funzione principale di garantire il funzionamento e la manutenzione del processore atmosferico. La colonia prende il nome dal suo fondatore Curtis Hadley ed è considerata piuttosto piccola se paragonata ad altre contando solo 158 individui supervisionati dall'amministratore Al Simpson. Nonostante le operazioni di terraformazione la superficie di LV-426 si presentava ancora relativamente inospitale ed era sferzata da forti venti; questo costringeva gli abitanti della colonia a soggiornare per la maggior parte del tempo all'interno dell'edificio.
Il complesso coloniale era ubicato attorno alla centrale operativa. Esso comprendeva anche un piccolo centro medico, un bar per la ricreazione e alcuni garage per i mezzi di esplorazione. Per ripararsi dalle intemperie un lato della colonia era cinto da una vasta recinzione. La colonia Hadley era collegata direttamente al processore atmosferico tramite un tunnel sotterraneo appositamente costruito per limitare i viaggi all'esterno.
Dopo il salvataggio di Ripley, il suo resoconto è stato veicolato dal bieco rappresentante della compagnia Carter Burke al fine di investigare sul relitto alieno di LV-426. Burke segnalò la scoperta all'amministratore della colonia Al Simpson che fece partire un veicolo esplorativo guidato dalla famiglia Jorden. Russ Jorden, immediatamente impregnato da un facehugger all'interno della nave è stato subito portato al centro medico. Un altra squadra investigativa si è successivamente inoltrata nella nave rimanendo anch'essa infettata. Alcuni uomini vennero uccisi volontariamente o involontariamente dai medici della colonia per poter estrarre i facehugger. Solo due parassiti vennero estratti con successo prima di impiantare i rispettivi embrioni.
Gli xenomorfi così nati incominciarono a catturare i coloni e a trasportarli nel loro nido nei pressi del processore atmosferico. Successivamente una squadra armata tentò di salvare i coloni catturati ma rimase sopraffatta dagli alieni. Il resto degli abitanti della colonia decise di creare barricate improvvisate che tuttavia non impedirono agli alieni di sopraffarli ad eccezione della piccola Newt.
Dopo la perdita dei contatti con la colonia, una squadra di marines a bordo della nave Sulaco viene inviata su LV-426 per effettuare una missione di soccorso. Alla fine delle vicende raccontate in Aliens la colonia viene nuclearizzata per volere di Ripley.
Le vicende di Hadley's Hope hanno dato spunto a vari libri, fumetti e videogiochi. Nota personale... sarebbe auspicabile se in futuro qualcuno si prendesse la briga di fare un film prequel di Aliens che raccontasse il terrore vissuto dai poveri coloni, magari dal punto di vista di Newt... sino all'arrivo dei marines.