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Racconto a turni, 3° edizione

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Sìlfae
view post Posted on 13/12/2010, 21:27




CITAZIONE

TOPIC DI RIFERIMENTO



- Regolamento - regolamento dell'iniziativa e topic di riferimento
- proposte temi per i racconti a turni - in cui si possono proporre dei temi da sviluppare
- adesione racconto a turni - per aderire all'iniziativa
- RACCONTO A TURNI - in cui scrivere SOLO la storia senza OT -- terza edizione in corso --
- OT racconto a turni - utile per discuttere riguardo la storia, risolvere eventuali dubbi e fare delle proposte

edizioni passate:

- 1° racconto a turni
- 2° racconto a turni

CITAZIONE

REGOLAMENTO


Il racconto a turni è un modo divertente per creare insieme una storia di fantasia, con protagonisti i nostri alieni preferiti. Gli utenti possono proporre delle storie da sviluppare, e una volta scelto il tema, e raccolte le adesioni, ciascun utente, rispettando l'ordine stabilito può postare la propria parte di racconto. Le regole da rispettare sono semplici:

- Per evitare confusione si rispetta l'ordine di scrittura stabilito e se un utente sa di non potere postare la propria parte di racconto può saltare il turno avvisando in "OT racconto a turni". Nel caso un utente non avvisi salta il turno automaticamente se entro la giornata non posta. Un utente può comunque chiedere agli altri un pò più di tempo per preparare la propria parte (una mezza giornata, una giornata).
- Ogni utente alla fine della propria parte deve riportare un elenco di oggetti e o situazioni che l'utente successivo dovrà includere nella propria parte di racconto.
- Si è liberi di aggiungere personaggi, ambientazioni e colpi di scena, si possono far morire personaggi introdotti da altri utenti, ma è importantissima la coerenza, occorre leggere attentamente ciò che hanno scritto gli altri utenti!!! non si possono stravolgere personaggi già ben delineati, o riportare situazioni in palese contrasto con altre già in corso (cambi improvvisi di ambientazioni che richiederebbero teletrasporti per esempio).
- Ogni utente è libero di concludere la storia quando lo desidera ma sarebbe preferibile ne accennasse agli altri.
- Per facilitare l'individuazione dei personaggi è necessario indicare il loro nome la prima volta che vengono introdotti (nad esempio on ha senso descrivere fisicamente un predator di cui non viene fornito un nome creando solo confusione), ed occorre evidenziare il loro nome usando il colore giallo. In cima al thread relativo al racconto a turni in corso è presente una scheda dei personaggi, che verrà tenuta aggiornata.

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PARTECIPANTI


Sìlfae
alien_queen
MasterDrAkE
Vinny mascella
special-predator
WòóÐWã®ð

Byrne
Alien Queen
WòóÐWã®ð
Il-Re-Stregone-


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PREMESSA STORICA



La vicenda si svolge in un intervallo di tempo precedente al precedente racconto a turni (https://alienepredatoritalia.forumfree.it/?t=43404318), partendo dal pianeta madre degli yaut'ja, secondo quanto visto e intendibile dai film Alien vs Predator (1 e Requiem). E' ambientata nel passato, eventuali ementi o locazioni terrestri devono restare attinenti al contesto medioevale.

Nota: Affinché la storia possa considerarsi un prequel è necessario che lo yaut'ja Bad Blood raggiunga vivo il finale.

CITAZIONE

SCHEDA PERSONAGGI
Rakisha Guan - protagonista
Lar'ja Kalei - figlia del re
Bakuub - predator capocaccia

Miyrth - bad blood anziano
Kahr - bad blood anziano [deceduto]
T'krim - bad blood [deceduto]
Fer - bad blood [deceduto]





CITAZIONE

INIZIO RACCONTO





Sente freddo.
Prova ad emettere un gemito, ma la sua gola è bloccata. E così le sue braccia e le sue gambe; sente il suo intero corpo avvinto da una morsa di ghiaccio.
Come un lampo quella consapevolezza attraversa la sua mente: è sveglio.
Dev'essere successo qualcosa. Non ricorda. Davanti a sé solo un grigio sfocato e l'immagine distorta di una superficie vetrosa.

E' stato in stasi, è ancora avvinto nella morsa del diabolico marchingegno, ma la sua mente è stata risvegliata. Forse sta per essere liberato, forse è solo un calo di energia o un malfunzionamento temporaneo; non ne è sicuro, ma sa istintivamente di dover agire.
Prova a contrarre a più riprese i muscoli di gambe e braccia, arrovellandosi nel tentativo di ricordare quale sia il motivo della propria condizione.
Era successo qualcosa, non molto tempo fa.. oppure più indietro? Chissà per quanto tempo è rimasto lì in stasi.

Uno scricchiolio rassicurante gli fa raddoppiare gli sforzi, prova a muovere la testa ovoidale, a distendere le mascelle.

Sì, l'avevano lasciato lì a marcire per un motivo ben preciso, ne è sicuro, ed è anche qualcosa d'importante, ma cosa?

Il pugno destro si serra, scrostando ciò che resta della coperta di ghiaccio, s'inarca ringhiando in avanti, infrangendo il vetro della cella cilindrica e crollando in ginocchio al suolo.

"Crrrrr..."

Sbatte più volte le palpebre, mettendo a fuoco lo scuro pavimento in penombra e riacquistando poco per volta il senso dell'equilibrio.

Improvvisamente si rende conto di poter essere in pericolo: non sa se siano stati lasciati guardiani o sistemi di sicurezza. A dire il vero non sa ancora con precisione come mai sia libero.
I suoi occhi sono ancora intorpiditi dal freddo, la camera gli appare come una sfocata macchia nero-bluastra.
Camminando rasente alla parete, accovacciato a causa del basso soffitto umido e gocciolante, tenta di allontanarsi quanto più possibile dalla cella di stasi, affidandosi all'olfatto e all'udito.
Non sente nulla di particolare, tranne l'intenso puzzo di muffa e polvere, misto a un odore non ben definibile, che sembra risvegliare qualcosa di strano nella sua mente; forse è in un insediamento abbandonato. Sempre che sia in un insediamento.

I suoi artigli scivolano su qualcosa di freddo e lucido. Contrae istintivamente la mano, cercando di focalizzare meglio l'oggetto.
E' un cranio, ricurvo e allungato, ancora attaccato al corpo della creatura aliena da filamenti di cartilagine nerastra. Non appena prova a smuoverlo, il collo si disfa completamente e i rimasugli della creatura rotolano giù dall'alcova in cui era acquattata, sollevando una nuvola di polvere.

Inclinando il capo osserva meglio le mura di quella che aveva creduto fosse una camera: sparse sui fianchi della sostanza mucosa che ricopriva le pareti vi sono altre bocche di cunicoli, quasi tutte presidiate da coppie di immobili xenomorfi accucciati. Morti, mummificati.
L'hanno buttato nel cuore di un nido!

Ecco cos'è quell'odore familiare...

Per sua fortuna sembra essersi svegliato nel miglior momento possibile: i suoi sensi intorpiditi potrebbero ingannarlo, ma è abbastanza sicuro dal sentore stantio e dalla temperatura sotto la media che gli abitatori di quell'alveare siano deceduti da anni.
Anni... da quanto è in quel buco per vermi?

Contrae le narici, sperando lo guidino verso una via d'aria pulita.

Ha poca importanza, adesso: è bello essere di nuovo svegli.



Edited by Alien Queen - 29/9/2012, 17:14
 
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view post Posted on 13/12/2010, 23:42
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Alien el octavo pasajero

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E' lento il trascorrere del tempo in quel luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Una strana quite avvolge quel nido spoglio, in cui un tempo urla di dolore colmavano l'aria. Lo Yautja osserva le sinuose forme prive di vita che ornano le pareti. Lentamente svanisce quella inebriante sensazione di leggerezza al capo, e lui, il cacciatore, sente di riacquistare il controllo del proprio corpo. Un vigore assopito da tempo, chissà da anni, comincia a manifestarsi. E' disarmato, e sa che le sue armi giacciono da qualche parte, le deve trovare... deve recuperare ciò che gl spetta di diritto, le armi, l'onore... L'unico dolore che porta con se segna il suo orgoglio. Sente che la sua presenza in quel posto morto lo disonora. Il risveglio della memoria non ha un dolce sapore. Sa di essere stato punito ma ancora non ricorda il motivo. Sa di essere un disonorato, e questo è inaccettabile.

per il prossimo utente: armi, piante velenose, predatore.
 
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view post Posted on 14/12/2010, 02:51
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Il cacciatore reietto percorre come un vagabondo le sale di quel nido abbandonato. E' il suo istinto a guidarlo, ma preferirebbe possedere la sua maschera di caccia. Senza è abbagliato dalla poca luce che filtra e riflette sulle superfici lisce e levigate di quelle rocce pigmentate di cristalli.

Una luce più intensa lo attira, cammina ancora incespicando e trascinandosi i pesanti arti inferiori. Scalzo frantuma gli avanzi degli strappafaccia delle Serpi, qualche uovo rinsecchito e prosciugato.

Ecco un'ampia area circolare. Alza incerto gli occhi al soffitto. La luce è troppo forte. C'è uno squarcio sul tetto e alcuni rampicanti si abbracciano sulla cima gettando un'ombra reticolare sul volto dello yautja. Stringe comunque i minuscoli occhi infuocati e ringhia infastidito. Si porta il dorso della mano davanti per ripararsi, ed è allora che vede la carcassa sempre maestosa della matriarca. Ormai non è nulla più che un guscio vuoto. Le mani incurvate, la mandibola fuori asse e semi-aperta in una specie di smorfia di dolore. L'ultimo gemito della Regina.

Un Cacciatore Elite compare sul ciglio di una sporgenza sopra la testa della madre aliena. Ringhia ordini al rinnegato.
« Disonorevole cacciatore, sei stato condannato ad una prova per riscattare il tuo posto nel Clan. Combatti contro le bestie della terra verde, dimostraci che puoi ricominciare da zero! - Si batte il petto con forza.

« Oppure marcisci qua, nella tomba delle Serpi! A te la scelta, Novizio! »

Quell'Elite gesticola con fare disprezzante e a lui, a sentire che è stato nuovamente degradato a Novizio, quasi gli viene da urlare la sua rabbia. Non rammenta il perché di tutto ciò, ma se l'hanno ridotto all'ultima casta deve aver deluso parecchio gli Anziani.


D'un tratto da una parete parte in un lampo di velocità un pericoloso disco. L'arma vibra sopra la testa del cacciatore. Rimbalza sulla parete opposta, torna indietro. Al meglio che può lo yautja alza la mano e lo afferra al volo. Poi si lascia andare ad un urlo di trionfo spalancando le braccia e stringendo nel pugno.

C'è un problema però: non è in possesso della sua maschera. Il disco non è facilmente controllabile senza. Deve fare affidamento solo sulla sua mira manuale. Brutto guaio per il predatore.

D'un tratto dei macigni serrano le uscite, rimane chiuso in quella stanza, da solo. Il Cacciatore Elite che gli ha ordinato la prova è già sparito. Ma non resta per molto tempo ancora solo. Nel terreno si sollevano delle pietre, traslano, rivelano delle cavità. Da esse sgorgano tentacoli vegetali, rampicanti che si agitano e cercano di attanagliare la bestia per le caviglie.

Lo yautja è in qualche modo spaventato, corre contro le pareti, cerca un appiglio. Niente, è in prigione.
Le piante emergono completamente: sono grandi e hanno fauci come di animale. Lunghe spine lungo i gambi, aprono il fiore dentato ed espirano una nuvola di spore velenose. Il Predator già tossisce scombussolato.

Poi si fa coraggio, stringe il disco negli artigli, guarda deciso le piante velenose comparse dal nulla e ruggisce con ritrovato impeto. Carica il colpo e lascia andare il disco iniziando a falciare quelle infestazioni tossiche. Dopo un paio di lanci andati a segno, anche se non senza difficoltà, costretto diverse volte a recuperare il disco dal suolo, schivare i vortici di gambi e foglie, evitare le forti prese dei vegetali, una porta si apre, dandogli accesso ad un nuovo corridoio. Lo percorre, ma anche in quello sono comparsi i parassiti verdi, che tentano di impedirgli l'avanzata.

Ecco, in fondo vede uno scrigno di pietra, sente che lì c'è un'altra delle sue armi. Avanza lottando con la resistenza degli esseri, usando il disco come un machete.

Un altro urlo vigoroso, un ruggito di liberazione. Cade in ginocchio e arranca fino al baule. Butta pesantemente un arto sul coperchio, spinge con tutte e due le muscolose braccia. Dentro, perfettamente custodita, trova una staffa estensibile cerimoniale, un'arma molto versatile per ogni guerriero yautja. La arraffa con impazienza, la alza al cielo vittorioso e si prepara a continuare la prova, voltandosi e mettendosi in posizione di attesa.

Next: lame retrattili, labirinto, sottosuolo, vermi carnivori


Edited by Alien Queen - 26/3/2012, 14:32
 
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vinny mascella
view post Posted on 15/12/2010, 11:19




nulla.... nessun rumore, nessun movimento, il cacciatore sorpreso da tanta quiete ritrae la lancia, lega lo smart disc al suo cinturone in pelle ornato di denti e prosegue in quel labirinto intenzionato ad uscirne....

mentre esplorava migliaia di domande gli frullavano per la testa: perche era li??? cosa mai aveva potuto fare di tento sbagliato? in che pianeta si trovava??? doveva riguadagnare l'onore.... onore, pensava che aveva gia dato nel tempo ampia dimostrazione del suo onore, i ricordi erano confusi ma ricordava distintamente alcune sue cacce e lo aveva dimostrato uccidendo bestie alte circa 3 volte .... e ora si trovava li nel sotto suolo ed ora incominciava a bruciargli la testa.

Strano forse si era ferito per sbaglio durante l'incontro con le piante carnivore. Ad un tratto arrsto la sua camminata, strinse gli occhi sforzandosi di vedere nell'oscurita' e vide in fondo alla galleria de w blades, sembravano i suoi, l'unico difetto e' che una delle due lama era rotta, e la parte spezzata sembrava essere stata risaldata alla parte inferiore del bracciale dove si trova il gomito.

Cauto si avvicino ai w.blade .... strano non succedeva nulla.... gli prese e gli infilo al braccio destro.... noto che la lama situata vicino al gomitor era estraibile tipo a formare un bugnale, e quello che pensava fosse una lama rotta, in realta era un unica lunga lama retratile. Mentre studiava la sua nuova arma il suo istinto lo fece voltare dietro di lui, dove si trovo' faccia a faccia con una specie di verme, ma piu' che un verme sembrava una grosso serpente, enorme grosso quasi quanto lui. la bestia schizzo in avanti per afferrare al collo il cacciatore, ma istintivamente quest'ultimo roteo su se stesso tagliando a meta' la besta con la lunga lama e infilzargli la testa con il coltello "da polso" nell'altra mano ..... vedendo il corpo esamine della creatura il predatore risistemo in coltello nella sua collocazione calcio via la testa dello strano essere e continuo la sua risalita nel buio

prossimo: bioelmo, marchio, rabbia, cattivo sangue
 
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view post Posted on 16/12/2010, 23:28

FAVORITO DELLA RAZZA

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Il predatore continuò a camminare nel labirinto, e spesso si trovava contro questi vermoni, ormai era facile ucciderli, le loro mosse erano sempre le stesse, ormai stremato dai combattimenti decise di riposarsi e di pensare a come uscire, ma senza un bioelmo sarebbe stato molto difficile.....Poco dopo il predatore si rialzo svolto la curva a gomito del labirinto prosegui dritto e si trovò faccia a faccia con un altare, siu questo altare era posizionato un bioelmo, ma non un qualunque bioelmo, era il bioelmo di uno dei più antichi e potenti Re della stirpe, sarebbe stato un reato toccarlo ma non aveva scelta.
Prese l' elmo e lo indossò senti una strana forza e una rabbia provenire da dentro se, si chiese se tutto questo era dovuto dall' elmo.
Ora con il bioelmo potè trovare l' uscita del labirinto, inizio a correre fino a quando un' altro predatore armato fino ai denti gli sbarrò la strada, questo predatore sulla cintura portava ossa di altri Yautja e sulla spalla destra portava un Cranio di Yautja, con questi piccoli particolari si capì subito che questo predatore era un Bad Blood..

prossimo: Violento scontro tra i predator, uscita del labirinto, fitta giungla, nuove razze
 
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WòóÐWã®ð
view post Posted on 18/12/2010, 23:11




Non sapeva cosa ci facesse quel Bad Blood in quel luogo, ma era chiaro che quest'ultimo non voleva farlo fuggire.
Il Bad Blood fece per attivare il suo cannone al plasma ma il "novizio" fu più veloce nello schivare il colpoe nel lanciare il suo disco, il Bad Blood pensava di farla finita subito ma invece aveva sottovalutato il suo avversario infatti il disco andò a tagliargli una mano ed a conficcarsi nel muro, pieno di rabbia scarico un'altro colpo di plasmacarter ma fu ancora troppo lento, dopo aver schivato anche quest'ultimo colpo il novizio approfittò di un momento di distrazione del nemico e lo caricò prima che potesse far partire un'ulteriore saetta, lo scaravento contro il muro, lo prese e lo trascino al centro della stanza dove fece scattare la sua unica lama e lo decapitò.
Si diede il tempo di riposare, aveva combattuto bene ma non era preparato a questo scontro, ogni suo muscolo si era contratto all'istante se avesse esitato sarebbe morto, questo la sapeva e sapeva anche che non poteva essere di nuovo preso alla sprovvista ....
Dopo aver camminato per oltre 3 ore intravide l'uscita del labirinto e una volta fuori si ritrovò in una fitta giungla piena di nuove razze di xenomorfi che nn aveva mai visto ...


SPOILER (click to view)
prossimo: lotta per la propria vita, clan, onore

 
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Sìlfae
view post Posted on 20/12/2010, 21:22




I gusci vuoti degli esoscheletri delle creature marciscono in silenzio, avvolti tra sterpi e rampicanti, a stento visibili nel folto della tetra giungla. Strano siano all'esterno.
Una successiva panoramica della radura anteriore alla bocca del Nido abbandonato rende chiaro il perché di tale disposizione: gli elmi di altri due cacciatori affondano nella terra, poco distanti dalle ossa consumate dei relativi yaut'ja.

Si avvicina per osservarne meglio uno, ma non riconosce i simboli che vi sono impressi né crede di averne mai visti, a prescindere dalla temporanea amnesia. Saranno appartenuti ad un altro clan a lui sconosciuto.

Da quel poco che si riesce a discernere dalla disorganica e ormai distorta dinamica dei fatti, sembrano essere stati altri prigionieri come lui, posti in stasi chissà quando, per chissà quale disputa d'onore, e liberatisi per loro sfortuna decadi prima, quando quel Nido era ancora attivo. Il loro tentativo di fuga non si era rivelato molto soddisfacente.

Per il prossimo utente:
SPOILER (click to view)
quiete, solitudine, decomposizione.

 
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view post Posted on 20/12/2010, 23:31
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Alien el octavo pasajero

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Lo Yaujta vagò in solitudine per tutto il giorno senza una meta precisa, dopo essersi a lungo districato tra la fitta vegetazione di quella folta selva, intravide davanti a se un uscita. Il cacciatore dovette protegere il volto con una mano. La luce avvaglio i suoi occhi con un inedita aggressività. Nelle viscere della jungla la luce penetrava a mala pena tra i rami degli alberi, ma qui nessun ostacolo naturale le impediva di irradiarsi.
Ciò che vedeva davanti a se era un ambiente desolato, privo di vegetazione che potesse offrire un riparo dal sole che ora pichiava forte più che mai.
Il cacciatore decise di continuare la sua marcia verso quel silenzioso deserto. Se prima il dolce ronzio degli insetti aveva tenuto occupate le sue orecchie, ora una strana quiete gli faceva compagnia.
Diverse carcasse giacevano a terra. Alcune ancora si decomponevano sotto l'impietoso sole. Il cacciatore non conosceva tutte queste forme, ne sapeva dopo quanto tempo avevano ceduto al caldo e alla sete, ma una cosa la sapeva per certa, la sua carcassa non avrebbe ornato quella maledetta coltre di sabbia.

per il prossimo utente: verità, caccia, femmina, sorgente.
 
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view post Posted on 21/12/2010, 02:49
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VETERANO DELLA DINASTIA

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Era un deserto argilloso, grigio e spaccato da crepe che lo spezzavano come un mosaico, quello di quel pianeta, appena fuori dalla fitta giungla. Il Predator dalla lama spezzata cominciava a ricollegare alcune immagini. C'erano due soli brillanti nel cielo che facevano sudare anche la sua robusta e ruvida pellaccia grigio-verde, una tinta che difficilmente permetteva di distinguerlo in quella vastità.

Il luogo era quello che si poteva definire casa per la sua specie, anche se si trovava nel meno raccomandabile dei posti su tutto Yautja Prime.

Mentre camminava cercava di rammentare con grande impegno quel poco che riusciva. Aveva un nome... poteva sentirlo, era la cosa che più batteva contro le pareti della sua mente. Un nome che significava qualcosa, qualcosa come “corridore della tenebra” o “corridore notturno”. Sì, ricordò che gli piaceva cacciare di notte, con il favore dell'oscurità, passare interi archi del vespro appollaiato nei casotti di caccia oppure ad inseguire bestie che uscivano solo alle tali ore. Gliel'aveva insegnato suo padre: ma chi se lo ricordava che faccia avesse o qual era il suo titolo? E il suo nome? No, ora si trattava del suo di nome, non di quello dell'antenato. Dunque aveva a che fare con la corsa e la notte.

Poteva essere soltanto Rakisha Guan, il corridore notturno.

D'un tratto gli parve di vedere uno specchio d'acqua riflettere il cielo dorato e i due bagliori che lo infiammavano. Si avvicinò, poiché aveva molta sete. Si tolse con calma il biocasco e lo poggiò a lato, poi fece le mani a scodella e raccolse un po' del prezioso liquido. La pozza era fresca come nascosta dall'ombra di una spelonca, nonostante i soli battessero su quella landa arida incessantemente durante il dì.

Con la coda dell'occhio vide un rigagnolo affluire in quella macchia. Incuriosito si alzò, raccolse la maschera e decise di seguirlo. Strada facendo si riallacciò l'elmetto, appena in tempo per identificare una presenza dietro ad un ammasso di rocce posizionato sotto un tetto di fronde di palma.

Cautamente si sporse dietro a quel macigno. La visione che ne conseguì fu piacevolmente accolta da Rakisha, che in tutto quel trambusto delle ultime ore aveva solo patito sfortune e dolori. Vide una femmina della sua specie che si stava dedicando alla pulizia del corpo bagnata fino alle ginocchia nella sorgente di quel luogo ameno.

“Allora ci dev'essere un villaggio qua vicino!” pensò rassicurandosi della vicinanza con la civiltà, anche se stava proprio scappando da essa, ma in qualche modo doveva riconciliarcisi.

A parte questi pensieri non poteva fare a meno di essere lievemente imbarazzato e si lasciò scappare un gorgoglio emozionato che fece malauguratamente scoprire la sua presenza alla giovane yautja. Che cacciatore maldestro era! Rivelare così la propria esistenza, per giunta ad una femmina.

Sentì qualcosa che lo distrasse dagli sguardi spaventati e perplessi della femmina, dei corni di caccia in lontananza risuonavano con foga. Si lanciò dietro le pietre, nel labirinto dell'oasi, sperando di far perdere le sue tracce sia alla spaesata donna, sia agli eventuali cacciatori.

Ma il rumore e il movimento che evocava nel sottobosco rese troppo facile scovarlo. Uno dei partecipanti alla battuta gridò:

« E' da questa parte, lasciate andare i mastini! »

Partirono all'inseguimento i cani da caccia dei Predator, troppo veloci anche per Rakisha, per il mezza-lama. Soprattutto perché in quella vegetazione non c'erano buoni alberi abbastanza alti per saltare e reggere il suo peso. I randagi lo afferrarono rabbiosamente per i polpacci, che per fortuna erano corazzati.

Il Predator in testa alla caccia comparve in sella ad una cavalcatura rettiloide, da dietro una specie di banano.

« Ecco, frat... - si arrestò di colpo nel suo richiamo alla compagine, - ma questa non è la preda che stavamo cacciando! »

Un altro cacciatore comparve in arcione ad una cavalcatura analoga, che si agitava facendo vibrare la lingua e scacciando i moscerini con i corti arti superiori.

« Fammi un po' vedere... »

Rovesciò Rakisha sul dorso aiutandosi con una lunga lancia estendibile, scacciando al contempo i cani dalla preda. Lo osservò per un po', poi armeggiò sul suo bracciale digitando qualcosa e annuendo fra sè.

« Staccagli la maschera, Bakuub. »

Il capo-caccia scese dalla bestia a due zampe, si avvicinò a Rakisha ed estrasse il bioelmo. I due cacciattori non riconobbero quel volto, per loro era un estraneo, tuttavia, riconobbero il segno inciso sulle sue carni, lo riconobbero perché le loro scritture che si tramandavano di generazioni in generazioni narravano di un Rinnegato, uno Yautja che aveva traditto il suo clan, cedendo ai Bad Blood quanto loro avevano di più prezioso.

« E' il Rinnegato!. Colui che ci ha disonorato. Dobbiamo portarlo alla Cittadella, e gli Anziani sapranno cosa farne... »

Gli fu inferto un colpo in faccia così che perse i sensi.

Quando si risvegliò era in una specie di prigione, nuovamente in trappola, con dei bracciali ai polsi e delle catene che lo trattenevano. Al suo cospetto c'erano tre Anziani e uno yautja privo di maschera che aveva l'aspetto del carcieriere. Rude, con una lunga cicatrice che ne rigava la fronte e privato di una zanna inferiore.

Fu lui a parlare per gli Anziani. Riassunse tutta la faccenda in poche parole, aiutando Rakisha a ricordare qualche altro particolare. Sembrava che nella sua "precedente vita" fosse stato una sorta di guardiano al cospetto di qualcosa di molto importante. Per una sua negligenza, o a quanto pare era questa la colpa che gli era stata attribuita, questo qualcosa era andato rubato, caduto nelle mani di un odiato clan rivale, un clan di rinnegati, di Bad Blood. Dunque era questa la loro "verità". L'unica che fin'ora aveva tra le mani.

La pena del labirinto gli era stata imputata per la grave offesa recata al suo popolo. Pena a cui non era stato programmato che scampasse. Tutti i guerrieri precedentemente condannati, come aveva constatato all'uscita, non erano stati in grado di "riconquistare l'onore".

Finito il discorsetto di rimprovero, Rakisha capì bene che la razza voleva ben liberarsi velocemente di quel suo figliol prodigo, e che quindi lo aspettava un'altra punizione, questa volta si presumeva più decisiva. Gli furono tolte le manette, proprio mentre il quartetto usciva impietosamente dalla cella.

Ritrovò la sua biomaschera su un palchetto e anche la lancia e le altre armi. Per fortuna questa volta non doveva spezzarsi la schiena per riconquistare l'armamento. Si agganciò la maschera proprio mentre uno sprizzo di luce penetrava in quell'oscuro anfratto. Un portale si stava spalancando e già poteva sentire i boati di una folla rumorosa.

Next: gladiatore, arena, cannone al plasma come trofeo, Re Predator


Edited by Alien Queen - 7/9/2012, 22:21
 
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vinny mascella
view post Posted on 1/1/2011, 22:47




L'arena era enorme... aveva un diametro di 60 metri, con diverse colonne rette intorno al perimetro, di un materiale granitico, ed ornate con teschi e scheletri vari, Rakisha si sentiva un po' in difficolta' quasi intimorito dall'enorme struttura si tocco il W.blade al polso controllando che sia la lama posteriore che quella frontale fossero al loro posto per incoraggiarsi.
Il boato dei vari rugiti e delle urla degli spalti fu poi rotto da un clangore metallico, il gladiatore non vide nulla, la sua attenzione fu pero' catturata da una grossa colonna situata al centro dell'arena.... era enorme alta circa 6 metri, con raffigurati alla base dei guerrieri ed incisioni varie... un luccichio metallico faceva capo a quell'imponente scultura.
Rakisha capi' che quello era il suo trofeo... il modo di superare la sfida.... un cannoncino da spalla, un pensiero pero correva nella mente del novello gladiatore... il trofeo era quello, la chiave della sfida.... ma la sfida cosa era ??? abilita', forza o intelligenza cosa doveva dimostrare per superarla?.
Il clangore metallico si fece continuo e forte ed un enorme portone d'avanti a Rakisha si apri..... il predatore rimase di sasso... aveva combattuto tante battaglie lo sapeva, aveva affrontato qualsiasi preda che la galassia poteva offrire, ma quello riusciva davvero ad inquietarlo.... apri le mandibole dallo stupore emettendo solo un lieve rantolo difronte alla BESTIA!!..... dal portone fece capolino un mostro enorme, alto sei metri e lungo circa 12 sembrava una creatura preistorica terrestre, ma questa era diversa... 4 paia di occhi piccoli e gialli osservavano il cacciatore, mentre una robusta coda serpeggiava dietro le colonnari zampe posteriori .... la postura bipede dell'animale mostrava due lunghe braccia ripiegate che terminavano in una mano con sei grosse dita artigliate.
la bestia girava tra le colonne senza mai perdere di vista il gladiatore ringhiando e sbuffando, dal canto suo neanche il predator lo perdeva mai d'occhio, doveva capire come colpirlo e abbatterlo.... ad un tratto uno schicco tipo un colpo di frusta ruppe l'innaturale silenzio creatosi, il predator si volto in direzione del rumore, noto' che il rumore era stato generato dalla coda dell'animale.... era cascato nella trappola..... appena il predator distolse lo sguardo l'enorme bestia scatto' ruggendo mostrando le sue fauci ricolme di denti e bava, aveva un enorme bocca con alla base due grosse mandibole secondiarie ( tipo quelle dei predator) che si muovevano frenetiche allargandosi e chiudendosi, il predator riusci a schivare la carica, e corse verso le colonne situate lungo il perimetro dell'arena.... li non poteva passare quel coso grosso come era, almeno non in carica..... ma i piani del gladiatore non andarono come aveva previsto, perche' il grosso mostro abbatte senza sforzo tre delle colonne e continuo l'inseguimento.

Rakisha doveva prendere il cannone per abbattere la creatura ma non poteva arrampicarsi cosi velocemnte da evitare la carica dell'animale doveva bloccarlo in qualche modo, d'istinto lancio il suo smart disc sul suo inseguitore, il disco colpi in pieno la coscia del grosso animale, ma lui sembrava non accusarne.... si doveva procede in maniera differente e subito, dato che il bestione stava guadagando terreno.

il gladiatore si fece coraggio e imbraccio il suo combostik e si fermo di colpo prendendo di sorpresa la bestia in corsa che non pote' far altro di continuare la sua corsa a fauci spalancate tentando di afferrare il suo pasto, ma il predator piu' veloce scanso la testa dell'animale e con un salto repentino, salto sul piede tridattilo della bestia e lo trapasso' con il combostik piantandoolo per meta' al suo interno, l'animale emette' un ruggito di dolore cadendo al suolo.
il predator scanso l'enorme mole dell'animale e corse immediatamente verso la collonna al centro dell'arena, senza mai perde di vista l'animale che intanto gridava tentando di sfilare via la lancia puntuta dal piede..... il predator si arrampico sulla colonna e prese il cannone lucido appoggiato su di essa, ma qualcosa lo sfrusto scaraventandolo al suolo un attimo dopo aver posizionato l'arma, dopo l'impatto con il suolo il predator sanguinante e dolorante della frustata si rigiro' e vide la bestia libera dal combostic che con lo sguardo furente che gia pregustava il suo pasto.

Rakisha, tento di prendere la mira con la sua nuova arma ma l'animale fu piu' veloce e lo affero' tra le mandibole rompendogli il braccio destro, e come un fuscello lo lancio in alto lasciando la bocca spalancata aspettando che gli ricadesse in bocca, ma il predator nell'ultimo atto di lucidita' prima di abbandonarsi competamente al dolore sfilo la lama posteriore del bracciale e la conficco nel muso dell'animale mentre le sue gambe finivano dritte dritte sui denti.

Senti ogni singolo dente penetrare le sue carni e romperli le ossa delle gambe.... ma ora poteva prendere comodamente la mira..... miro' dritto al centro della testa del mostro , il cannone roteo la canna carico' il colpo e sparo un lampo di luce che fence un enorme buco nella testa dell'animale...... la bestia cadde al suolo con ancora il predator tra le fauci.

Rakisha accuso' il colpo dovuto alla caduta, poi chiuse gli occhi .... aveva solo voglia di dormire ora... non riusciva a stare sveglio.... l'ultima cosa che vide prima di dormire su un rosso elder in lontanaza tutto fregiato con armatura dorata che lo indico e che ringhio' ordini a due soldati e poi il buio......

SPOILER (click to view)
coma, rischio, rispetto savange predaator, tatuaggio
 
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view post Posted on 1/1/2011, 23:14

FAVORITO DELLA RAZZA

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L' elder indicò alle sue guardie di fiducia di curare il giovane gladiatore, si meritava di vivere dopo quell' incontro aveva dimostrato di avere molto fegato il giovane Rakisha.

Dopo svariate ore di medicazioni e operazioni Rakisha entrò in coma, il giovane si trovava tra la vita e la morte le ferite riportate erano gravissime, non si sapeva se avrebbe passato la notte. L' elder prese una decisione, se Rakisha avrebbe superato il coma sarebbe entrato nel clan e si sarebbe meritato il tatuaggio, ma non un semplice tatuaggio il simbolo del guerriero, di solito solo i più anziani riescono a ricevere questo tatuaggio, ma Rakisha aveva dimostrato doti soprannaturali.

Sono passati 6 giorni dal combattimento e Rakisha si svegliò dal coma, era confuso ricordava poco, non ricordava come essersi procurato le cicatrici sulle gambe, chiedeva cosa facesse lì. L' elder appena seppe del risveglio decise di parlare di cosa fosse successo a Rakisha.

SPOILER (click to view)
entrare a far parte del clan, prima missione di caccia, un partner (coppia di cacciatori), nuove armature




P.S. ho saltato un punto di vinny "rispetto savange predaator" cos' è?
 
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WòóÐWã®ð
view post Posted on 3/1/2011, 15:42




L'elder spiegho tutto a Rakisha, di come fosse finito lì e delle sue cicatrici, gli disse che se voleva sapere come mai era considerato un rinnegato doveva affrontare la sua prima caccia col clan da yautja libero, perchè dopo quello che aveva fatto se voleva poteva rientrare nel clan.
Rakisha disse di voler rientrare, che voleva sapere cosa fosse accaduto al suo onore.
L'elder rispose che non appena si sarebbe rimesso avrebbe dovuto scegliere un partner per la sua caccia e che gli sarebbe stata data una nuova armatura più resistente e leggera.
Dopo ciò Rakisha cade in un sonno profondo ...

prossimo utente: risveglio, caccia, partner, armi
 
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Sìlfae
view post Posted on 4/1/2011, 15:09




Il risveglio non fu più brusco del precedente; perlomeno adesso sapeva dove trovarsi ed aveva un obiettivo definito da seguire.

La sala era ancora fredda e silenziosa, probabilmente mancava del tempo all'inizio della caccia e nessuno, per concessione o costrizione, era venuto ancora a chiamarlo.
I suoi pensieri spezzettati andavano riconfigurandosi nella sua mente mentre abbandonava il torpore del sonno e preparava e ricontrollava le proprie armi. La necessità più pressante al momento era trovare qualcuno che si offrisse di seguirlo nella Caccia e, per svariati motivi, i suoi ricordi indugiavano sull'immagine della femmina incontrata di sfuggita poco prima della sua cattura.

Terminato di risistemare l'armamentario e assicuratosi di non essere sorvegliato dall'esterno, abbandona la camera medica. Non ha idea di dove si possa trovare lei e nemmeno di dove sia egli stesso adesso, ma l'atmosfera è molto meno tesa.

Richiami, tana, luce.


Edited by Alien Queen - 7/9/2012, 22:31
 
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view post Posted on 5/1/2011, 00:07
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Alien el octavo pasajero

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Un suono familiare giunge dolce alle sue orecchie, una danza tribale che gli fa nascere dei ricordi. Ricordi lontani, ricordi di un infanzia ormai passata. Ricorda sua madre intenta a ripulire i frutti della caccia del suo compagno. Una femmina rude, dal carattere molto forte, una leader tra le femmine del suo branco. Ricorda i pochi attimi di complicità con il giovane figlio che le gironzolava intorno incuriosito dalla carcassa di quello strano animale. Ricorda il porgergli quel coltello per ripuliere l'animale.

D'un tratto il flusso dei ricordi viene interrotto. Sente alcuni richiami provenire dall'interno di alcune tane nei dintorni. Sono le femmine, chiamano i loro mariti per consumare i pasti. Ma nessuno richiama lui, quelle tane non hanno posto per accogliere quello che ormai altri non è se non uno straniero del passato, un passato che nemmeno lui riesce a ricordare. Lentamente Rakisha vaga nel villaggio. Qualche piccolo lo osserva in silenzio, gli animali lo annussano con diffidenza. Da dentro una capanna si intravede una fievole luce. Rakisha sente un odore che non gli è straneo. Osservando l'interno della capanna vede la femmina che aveva incontrato al fiume. Lei non è impaurita. Con un cenno della testa lo invita a entrare e gli porge una ciottola. Il sapore di quella pietanza è squisito, Rakisha tranguggia con affanno, quasi con disperazione ciò che da tempo non assaporava. La femmina non pare disturvata da questa bestiale visione, lo osserva in silenzio mentre le fiamme scoppiettano.

per il prossimo utente: ciclo lunare, accoppiamento, capo branco.

Edited by Alien Queen - 26/3/2012, 15:01
 
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view post Posted on 9/1/2011, 21:58
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VETERANO DELLA DINASTIA

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Lo scambio di sguardi imbarazzati e interrogativi continuo ancora un po'. Rakisha non sapeva cosa dire, se presentarsi o ringraziarla prima per quello che gli aveva concesso, per quell'ospitalità. In effetti gli ultimi eventi che l'avevano coinvolto erano stati decisamente diversi rispetto a quelli immediatamente seguenti al suo risveglio. Era passato dal ritrovarsi nel mezzo di una trappola per carcerati, una fuga roccambolesca da degli aguzzini che gli davano la caccia come ad una bestia, una lotta con una bestia titanica nell'arena. Tutto fino all'improvvisa e sospetta riabilitazione da parte del forse unico membro del Consiglio ancora integro. Ma non si fidava totalmente di lui. Si poteva fidare solo di colei che gli aveva porto quella minestra. Lei, così selvaggia, così intoccata dalla società civilizzata della cittadina a pochi passi da quel villaggio satellite.

« Ti riconosco, straniero... - ruppe il silenzio. - Venisti 6 fasi lunari fa a 20 passi da questo villaggio, alla pozza del Sud. Ho sentito il tuo odore quel giorno e sapevo saresti tornato... »

Rakisha era ammutolito. Si limitò ad annuire. Non poteva negarlo. Non dopo essersi fatto scoprire così goffamente.

« Il mio nome è Lar'ja Kalei, figlia dell'oscurità. E tu? Ce l'hai un nome, misterioso viandante?... si dice che è di te che parlano le nostre scritture... porti un simbolo molto antico inciso nel tuo corpo.»

Il maschio si riprese, punto nell'orgoglio per quel tono insinuante. Sembrava che la femmina volesse farsi valere di più di lui. Ma no, nonostante la stanchezza di quei giorni e lo stress che stava accumulando, non si lasciò sconfiggere da una femmina.

« Sono Rakisha Guan. Ma sono qui non per la tua pietà. Ti devo... offrire un lavoro. »

La giovane femmina sembrò interessata e sorpresa. Ma obiettò:

« Dipende da cosa mi dai in cambio... - ammiccò con un'aria stranamente maliziosa.

« Bé, attualmente non avrei molto... - allargò le braccia lui.

« Attento, perché sono la figlia del capo di questa tribù. E sono molto esigente. »

Si fece più avanti, in maniera provocante ed insolita. Gli poggiò una mano sul petto coperto dalla pettorina metallica e infilò gli artigli tra la placca e la carne.

« Ah, una principessa... non ero preparato a questo genere di contrattazioni... »

Lei lo spinse indietro e poco dopo volarono su una branda alle sue spalle.


*****



Nell'oscurità più profonda e fredda, in un mosaico siderale e celestiale, una imperiosa nave a forma di falco tagliava il silenzio con un soffocato rombo di motori. A bordo quattro predatori mascherati armeggiavano con i comandi. Il corpo nero di Miyrth[1], il più anziano del gruppo, era attraversato da striature rosse e diverse cicatrici. I suoi dred adornati di ossa e piasrte metalliche secndevano fino al petto e avevano leggere sfumature rossastre sulle punte. La sua maschera era scolpita in un teschio di qualche strano animale con i denti che scendevano giu' verso il collo. Egli aveva un'unica e lunga lama sul bracciale destro e una specie di stivaletti metallici che coprivano i grossi piedi artigliati.
Kahr[2], secondo per anzianità, era posizionato su una console centrale, indossava una biomaschera ricoperta di glifi e rune, e presentava un lungo sfregio trasversale
I due Predator incrociarono i loro sguardi per qualche istante, Miyrth alzò il pugno e aprì di colpo il palmo elargendo ordini ai due più giovani.

« Stiamo per arrivare. Controllate la stiva. Voglio che sia tutto in ordine quando saremo al cospetto degli Anziani. »

I due annuirono e abbandonarono i comandi. Scesero tramite due scalette metalliche al piano inferiore e utilizzarono un montacarichi per raggiungere la stiva. Uno dei due si posizionò di fronte ad un grosso quadrante, digitò un paio di comandi facendo comparire simboli nella scrittura yautja, lettere e numeri accesi in rosso. Dei rumori meccanici partirono e una lastra si spostò davanti ai loro occhi, rivelando un ampissimo magazzino pieno di gabbie. E dentro a quelle gabbie un famelico e agitato xenomorfo, precisamente dei guerrieri adulti e dalla testa scanalata. In fondo, molto lontano, nel punto più remoto ed ottenebrato del cargo si poteva udire il grido contorto di una Regina.

Next: Lar'ja Kalei partner nella caccia, arrivo dei Bad Blood con la nave, tradimento da parte del Consiglio


Edited by Alien Queen - 23/9/2012, 11:53
 
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29 replies since 13/12/2010, 21:27   621 views
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