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RACCONTO A TURNI 4° edizione

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view post Posted on 27/2/2013, 13:05
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Alien el octavo pasajero

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TOPIC DI RIFERIMENTO



- Regolamento - regolamento dell'iniziativa e topic di riferimento
- proposte temi per i racconti a turni - in cui si possono proporre dei temi da sviluppare
- adesione racconto a turni - per aderire all'iniziativa
- RACCONTO A TURNI - in cui scrivere SOLO la storia senza OT -- tra poco quarta edizione --
- OT racconto a turni - utile per discuttere riguardo la storia, risolvere eventuali dubbi e fare delle proposte

edizioni passate:

- 1° racconto a turni
- 2° racconto a turni
- 3° racconto a turni

CITAZIONE

REGOLAMENTO


Il racconto a turni è un modo divertente per creare insieme una storia di fantasia, con protagonisti i nostri alieni preferiti. Gli utenti possono proporre delle storie da sviluppare, e una volta scelto il tema, e raccolte le adesioni, ciascun utente, rispettando l'ordine stabilito può postare la propria parte di racconto. Le regole da rispettare sono semplici:

- Per evitare confusione si rispetta l'ordine di scrittura stabilito e se un utente sa di non potere postare la propria parte di racconto può saltare il turno avvisando in "OT racconto a turni". Nel caso un utente non avvisi salta il turno automaticamente se entro la giornata non posta. Un utente può comunque chiedere agli altri un pò più di tempo per preparare la propria parte (una mezza giornata, una giornata).
- Ogni utente alla fine della propria parte deve riportare un elenco di oggetti e o situazioni che l'utente successivo dovrà includere nella propria parte di racconto.
- Si è liberi di aggiungere personaggi, ambientazioni e colpi di scena, si possono far morire personaggi introdotti da altri utenti, ma è importantissima la coerenza, occorre leggere attentamente ciò che hanno scritto gli altri utenti!!! non si possono stravolgere personaggi già ben delineati, o riportare situazioni in palese contrasto con altre già in corso (cambi improvvisi di ambientazioni che richiederebbero teletrasporti per esempio).
- Ogni utente è libero di concludere la storia quando lo desidera ma sarebbe preferibile ne accennasse agli altri.
- Per facilitare l'individuazione dei personaggi è necessario indicare il loro nome la prima volta che vengono introdotti (nad esempio on ha senso descrivere fisicamente un predator di cui non viene fornito un nome creando solo confusione), ed occorre evidenziare il loro nome usando il colore giallo. In cima al thread relativo al racconto a turni in corso è presente una scheda dei personaggi, che verrà tenuta aggiornata.

CITAZIONE

PARTECIPANTI
Alien Queen
Byrne
Archetype
WòóÐWã®ð
kmu
Ultramorph


CITAZIONE

PREMESSA


L'obiettivo del racconto è parlare del legame esistente tra gli space jockey e gli alien in termini di creatori e creazione, considerando una direzione diversa da quella presa in esame dal film Prometheus, questo significa che dovete svuotare la mente dai contenuti visti nel film, creandovi una nuova storia basata esclusivamente sull'immaginazione. Non occorre che gli alien siano necessariamente armi biologiche concepite per sterminare qualcosa, non occorre che fuggano dal laboratorio, non occorre che ci sia un laboratorio inteso come struttura metallica chiusa, potrebbe anche trattarsi di un allevamento presente in un mondo, gli alien potrebbero basarsi su un organismo pre-esistente o essere creati ex novo, potrebbero essere voluti così o essere mutazione causata da un virus creato dagli space jockey volutamente o accidentalmente, insomma vedete voi cosa preferite raccontare, siete liberi, basta che siate anche creativi, non fossilizzatevi su temi macinati e rimacinati se riuscite.

Gli space jockey hanno l'aspetto che si vede nei fumetti e nel primo Alien (elefantoide, non umanoide).
Si assume che gli space jockey abbiano la possibilità di comunicare psichicamente con altre forme di vita (come nel fumetto Apocalypse), compresi gli alien. L'obiettivo è quello di vedere gli alien anche sotto un profilo diverso, potendone sondare i pensieri, senza però cadere nella eccessiva umanizzazione dei personaggi, ricordate che sono alieni e quindi hanno pensieri diversi dai nostri.
Se possibile cercato di non essere banali non solo nella sostanza ma anche nella forma, poi chiaramente ognuno avrà il suo personale stile.
Detto ciò buon divertimento ragazzi :)

CITAZIONE

SCHEDA PERSONAGGI
Lunii - una sorta di felino alieno
Neagra - alien nero
Alunita - alien con una macchia bianca sulla testa





CITAZIONE

INIZIO RACCONTO


I riflessi delle lune ondeggiano sulle acque tranquille dello stagno, piccole creature acquatiche ne turbano delicatamente la quiete attirate dal dolce ronzio degli insetti che ne popolano la superficie. Una leggera brezza accarezza i fasci d’erba che adornano la collina. Si dondolano piano piano sfiorandosi timidamente mentre il loro fruscio pervade l’aria. Al sicuro, tra queste braccia danzanti, si nasconde un cucciolo. I suoi occhi enormi scrutano la collina, le sue orecchie si protendono in ogni direzione. Con molta cautela abbandona il suo nascondiglio, attende da diverse ore questo momento, finalmente potrà abbeverarsi. Altri occhi vigilano sulla valle, ma la loro natura è diversa. Lunii inizia a muoversi lentamente, il vento ne è ora complice. La predatrice non si nutre da diverso tempo, ma non ha fretta, avvicina pazientemente la vittima, non può fallire, non questa volta. I suoi massici arti le permettono di compiere un enorme balzo verso la preda. Il piccolo è molto veloce, ma Lunii è determinata, riesce a raggiungerlo e ad atterrarlo. Con bramosia cerca il suo collo, le sue zanne sprofondano nella tenera carne, e il dolce sapore del sangue ricompensa ogni sforzo. Il piccolo si dimena per pochi attimi, guaisce e rantola, poi d’un tratto un cuore che batte sempre più piano cessa di vivere, ora l’animale altro non è che un corpo inerme. Lunii lo trascina fin dentro la sua tana, qui i suoi piccoli la accolgono con grande gioia, sono salvi, almeno per stasera.

Una nuova notte sopraggiunge, Lunii è più vigorosa, il banchetto fortunato le ha donato nuove energie, ma è ora di concentrarsi sulla caccia. Un branco di creature dalla verde peluria lambisce i bordi dello stagno, diversi piccoli sfruttano il momento per farsi il bagno e giocare, le madri vigilano attente su di loro. D’un tratto la bocca dello spazio emette un lamento assordante che echeggia nell’aria, una luce intensa si espande tra le tenebre. Molti animali fuggono, ma Lunii rimane nascosta paralizzata dal terrore. Una grossa costruzione cilindrica colpisce con furia il terreno lasciando alle sue spalle una profonda scia di fuoco e detriti. Una carcassa metallica avvolta dalle fiamme irrompe con violenza in questo semplice mondo dove l’istinto domina ogni cosa, il suo unico passeggero si trascina a stento verso l’esterno. Lunii scruta in silenzio il visitatore venuto dalle stelle ma non riconosce le sue forme, sono estranee, scheletriche, gli arti non sono adatti alla caccia e alla fuga, l’enorme capo è collegato al il busto tramite una struttura proboscidale. Lentamente si avvicina all’essere. L’alieno fruga dentro una cintura ed estrae un oggetto sferico, con le sottili dita ne sfiora la superficie provocandone l’apertura, al suo interno è presente una capsula. Quando la Lunii lo raggiunge, questi improvvisamente si protrae in avanti cogliendola di sorpresa e innesta nel capo della predatrice la capsula. Un terribile dolore la attraversa mentre i suoi muscoli palpitano. Le due creature giacciono su un fianco, i loro sguardi si incrociano, lo sguardo di un intelletto che lentamente si spegne, e quello di una coscienza che inizia a fiorire. Pensieri complessi germogliano nella mente primitiva di Lunii, e d’un tratto ella percepisce la creatura che le ha fatto questo dono. Lo space jockey accarezza la nuova nata e coi suoi e le racconta una storia, la sua ultima storia prima di abbandonarsi sereno alla morte.

per il prossimo utente
vedere il mondo con occhi diversi, fame, cuccioli, avere il desiderio di visitare le stelle, il dolore della mancanza di un simile con cui poter comunicare, accenno alla storia dello space jockey


Edited by Alien Queen - 20/3/2013, 15:27
 
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view post Posted on 15/3/2013, 14:35
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Il visitatore rantola debolmente, il suo respiro profondo si fa sempre più frenetico, sempre meno naturale. Scruta con interesse la creatura che il caso gli ha messo tra le mani, in fretta e furia la scandaglia con gli occhi per serbarne in se' l'idea prima che la notte scurisca troppo. Fortuna sfacciata, si dice, un essere davvero formidabile. Segue con sguardo rapito la figura maestosa del carnivoro al suo fianco, i muscoli poderosi sotto la pelle sottile, la grande testa leggermente allungata, la struttura del quadrupede. Solo quel che le legge nell'espressione lo delude. Una bestia senza cervello, e niente più. Ma è già cambiata tanto, e tanto ancora cambierà. Le rughe sul muso si rilassano, l'animale perde lentamente l'espressione corrucciata. Scossa da convulsioni, muta anche nell'aspetto. In pochi secondi è più grande del suo creatore, in un minuto è spropositata, le zanne e gli artigli si allungano, la rada pelliccia cade, il superfluo viene sostituito da appendici nuove di zecca. Poi si ferma. Non è ancora ciò che il visitatore cercava, questo no, ma è un deciso passo avanti. E lui si sente il re dell'universo. Dopo tutti i fallimenti, dopo lo scherno, dopo l'esilio, dopo venti giorni di inseguimento tra le stelle e la certezza di una morte disonorevole, ecco la soddisfazione. La sua perla non può rimanere un animale. No, decide, sarà di più. E così, proprio mentre la metamorfosi sta terminando, lo straniero le entra nel cervello...

Lunii sente l'istinto di guardarsi intorno. Non può, però. Dove fino a poche ore prima c'erano i suoi occhi dardeggianti, ora solo due cicatrici nerastre che rapidamente rimarginano. Si blocca, presa da un'incertezza che potrebbe ricordare la paura. Non ci vede. Un grosso volatile le schizza addosso, gli artigli grondanti veleno, mirando al volto. Probabilmente è vicina al suo nido, e quello ha deciso che l'attacco dopotutto è la miglior difesa. Ma l'essere non raggiunge il bersaglio. La coda di Lunii schizza in alto e lateralmente, dividendolo in due parti. Con cosa? Con la punta sottile e affilata che non ha mai avuto. Lo stridìo dissonante non ha funzionato, Lunii non ha più orecchie. Le accecanti piume arcobaleno non hanno scalfito la guardia chi non ha pupille per farsi abbagliare. Lunii ha agito d'istinto, sa dove sono le cose. Le sente bene, alberi, rocce, animali. Si trova in uno spazio aperto, e deve nutrirsi, la metamorfosi l'ha sfinita. Si avvicina al cadavere del suo aggressore. Spalanca la bocca, e con sorpresa scopre che deve spalancarne un'altra. Non c'è problema, il tempo è tanto. Divora il volatile, ma questo costituisce un pasto misero, in effetti sarebbe stata poca carne anche prima, quando era grande circa un quarto di così. Deve nutrirsi, la cosa è fondamentale, o non potrà essere d'aiuto ai suoi piccoli. Già, i suoi piccoli. Ma quali? Quelli nella sua vecchia tana? No di certo. Tutti e cinque insieme, saranno un boccone prelibato. Lunii, col suo nuovo passo pesante, si avvia.

poteri psichici, tana, intelligenza in via di sviluppo, evoluzione fisica


Edited by Byrne - 15/3/2013, 16:34
 
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view post Posted on 16/3/2013, 00:04




Vista, udito, olfatto...contano ancora qualcosa? Non ha più gli occhi, eppure può captare ogni singolo essere in movimento nelle vicinanze. Il controllo totale della situazione, quella capacità che ha acquisito nel tempo con tanta pratica, giorno per giorno, preda dopo preda, caccia dopo caccia.... ora la dà per scontata.
Non è finita, c'è qualcosa di più dannatamente sconcertante. Durante la sua ultima uccisione si è accorta di come sia stata lucida, fredda, senza remore. Lunii è abituata a fare un respiro, poi un altro, poi un altro ancora per poi azzannare la preda. La paura di tornare a mani vuote la attanaglia, ha dei cuccioli da mantenere, non può fallire.
Ma allora quella volta? Perché ha centrato l'obbiettivo senza neppure prendere la mira? La sua mente però sta già pensando ad altro. Il suo cinismo è terrificante, ha già pianificato per filo e per segno come uccidere la prossima preda: i suoi cuccioli.
Si avvicina alla tana, sente però un impulso irrefrenabile. Veloce e precisa sale su un albero. Si rende conto in quell'istante di quanto sia cambiata. Una volta sfoderava gli artigli e si arrampicava tastando il tronco solo quando si sentiva perfettamente sicura.
Ora non più, la sicurezza è qualcosa che dà per scontato. Si accorge che gli artigli non le servono, i palmi delle zampe aderiscono alla superficie legnosa e si staccano a suo piacimento. Si arrotola su se stessa, sente un dolore lancinante, vede la sua pelle che si strappa.
E' pronta. Il colore della pelle è di un nero lucido. Ora non ha più bisogno di pensare, sa quel che deve fare. Punta la tana, vede i suoi piccoli addormentati. Salta giù dall'albero, non controlla se l'altezza è giusta, già calcolata senza guardare. Li uccide uno dopo l'altro con colpi sicuri, precisi. Ecco gli ultimi due, hanno gli occhi pieni di terrore. Capisce che non deve mirare solo a sopravvivere ma creare qualcosa di nuovo, mandare avanti la sua stirpe. Imbozzola entrambi senza ucciderli e poi li immobilizza con sicurezza grazie al liquido che continua a secernere dalla bocca. Scopre che la sostanza si mantiene molle per poco tempo, poi si indurisce. Altri dolori lancinanti. Spuntano altri due arti più piccoli davanti, il cranio si allunga e forma una semicorona, la mandibola si fa verso l'esterno, quasi una protuberanza che può ritrarre a suo piacimento. Altra pelle squarciata, altri dolori, ma ora è più grande, più forte. Può sentire e localizzare tutti gli esseri viventi li intorno, ma molto meglio rispetto a prima. Non solo ne ha chiara la posizione, ma ne conosce i pensieri, i punti deboli, le paure. Adesso ha una missione da portare a termine..
creazione delle uova, nascita nuove creature, ricerca di nuove forme di vita nel pianeta, incontro con esseri sconosciuti


Edited by Archetype - 17/3/2013, 15:39
 
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view post Posted on 18/3/2013, 22:56
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[size=1][size=7]Lunii protende la testa oblunga come se annusasse l’aria intorno a se ma in realtà il movimento che compie serve a scandagliare attentamente quanto la circonda, come una sorta di radar che riporta dettagliatamente ogni anfratto o variazione dell’ambiente circostante. Quello che una volta era stata la sua tana, il suo rifugio; il nido d’amore tra lei ed il suo compagno, che aveva prontamente divorato dopo la nascita della sua prole, non fa più parte della sua esistenza. Una nuova esistenza così come la sua nuova presa di coscienza, di quel che è diventata hanno reso obsoleto quel rifugio. I suoi progetti necessitano di un luogo più grande, più sicuro. Un attimo dopo corre giù dal pendio che dalla sua vecchia tana porta alle scogliere a picco su di un mare verde scuro, quasi violaceo. La sua velocità è diminuita ma quello che ha perso in agilità lo ha guadagnato in forza ed astuzia. Continua a correre, senza stancarsi, i cuccioli che ormai non riconosce più se non come cibo o disegno di un fine più alto sono stretti tra i piccoli arti frontali, stretti al petto. Potrebbe sembrare un gesto di protezione, quasi di dolcezza in un qualsiasi altro contesto ma non in questo, è vero che fa attenzione affinchè nulla accada loro durante questa corsa ma il destino che li attende; il fine ultimo al quale saranno immolati è sicuramente peggiore della morte e forse ancora peggiore che l’essere divorati dalla propria stessa madre come accaduto ai loro fratelli.
Raggiunte le scogliere Lunii si ferma, la coda sferza l’aria a vuoto, dondola la testa, percepisce, sente; scatta di nuovo e si getta a capofitto da una roccia , protesa come una lama su quel mare ribollente, ostile. L’immagine è fugace e dura lo spazio di un respiro ma alla luce delle due lune e delle stelle la possente creatura sospesa tra pietra e cielo esprime un senso di maestà quasi regale. E’ proprio così, è una Regina, la sola regina di quel lontano pianeta degna di quel titolo. Non c’è creatura che possa reggere un confronto con lei in questo momento. La sua pelle manda bagliori metallici mentre scivola tra le protuberanze di roccia. Si muove sicura, sa dove deve arrivare ed in un attimo infila il suo corpo possente in una fenditura dritta nella pancia della montagna. Il calore è forte ma le da conforto. Quella terra le ha dato la vita, lo Space Jockey le ha dato una nuova vita ed ora forte del connubio di questa nuova esistenza ritorna alla terra per dare la vita ancora una volta. La caverna in cui si trova è ampia e dalla volta alta e scagliosa, Lunii è protesa sulle zampe posteriori per fare posto ad una sacca rigonfia color cuoio che si protende dalla parte finale dell’addome verso il terreno. I cuccioli sono davanti a lei. Ormai folli di terrore non hanno il minimo pensiero di quanto stia accadendo e nemmeno ci badano, tutto ciò che riescono ad intravedere nel buio della roccia è una sagoma scura e sibiliante, i loro sogni sono tinti di nero, sono i figli dell’incubo.
La sacca si contrae strappando a Lunii gemiti e ruggiti, si protende di più, fino allo spasmo, per depositare un bozzolo madido di umori tra gorgoglii e spruzzi. Ma si sa che le sventure non vengono mai da sole; dopo il primo bozzolo eccone un altro, un altro ed un altro e ancora.
Sopra la scogliera sta splendendo un sole diafano salutato da urli e ruggiti in lontananza; nella caverna invece sta splendendo un sole nero di vittoria per la gloriosa Regina, i bozzoli sono schiusi ma di tutta quella moltitudine solo due erano predestinati. I primi due che sono riusciti a raggiungere le creaturine imprigionate. I due cuccioli si ridestano da quella sensazione di soffocamento e nel calore della montagna stretti nella morsa di quel liquido che ne impedisce i movimenti cominciano a percepire una vibrazione che viene dal loro interno. Strabuzzano gli occhi e spalancano le gole in un acuto stridio di terrore e dolore. Le mascelle si aprono ancora di più mentre le ossa dello sterno scricchiolano e premono contro le fasce muscolari del petto. L’agonia è spaventosa, si protrae per un tempo infinito anche dopo che lo sterno è esploso in una pioggia di schegge d’ossa e carne. La creatura che ne fuoriesce, coperta di sangue, urla il suo trionfo di fronte alla madre e si getta a divorare il suo generatore mentre è ancora vivo. La stessa sorte tocca all’altro cucciolo ma è più fortunato perché nel momento in cui lo sterno si rompe una costola gli fora un polmone e raggiunge il cuore. Le due nuove creature salutano empaticamente Lunii, la gloriosa Lunii. Il legame è già forte, indissolubile. Sentono l’angoscia della regina che sta ancora deponendo uova che saranno destinate a morire dopo essersi schiuse se non ci sarà un ospite ad accoglierle. I due nuovi arrivati cominciano già a cambiare, sono simili alla loro regina senza raggiungerne la sua maestosità ma sono altrettanto letali. La loro agilità non ha pari e serpeggiano nella tana verso l’uscita senza averla mai vista. Come avessero una sorta di bussola dentro il loro cervello che li guida verso la giusta direzione. Il messaggio è chiaro; trovare e portare prede da cui trarre la vita, per creare la vita. Questo pianeta diventerà la loro colonia, la morte sarà la loro moneta. Uno dei due nuovi nati è completamente nero, l’altro ha sopra la testa una macchia chiara che lo contraddistingue. Viaggiano in coppia perché sanno di poter dare la morte più efficacemente nel caso fosse necessario e per poter tendere un’imboscata più facilmente. La voglia di uccidere è tanta ma sanno di dover portare delle creature vive per compiacere la grande madre. Mano a mano che si addentrano nella foresta oltre la vecchia tana sentono la loro forza crescere. Le bocche sgocciolano in quella corsa estatica, selvaggia. La loro perfezione è strabiliante quanto la loro semplicità, ogni cosa è al posto giusto…artigli, zanne tra le zanne. Ad un certo punto in una radura si fermano; hanno percepito qualcosa, una vibrazione nell’aria che non assomiglia a niente che appartenga a quel pianeta. Più in la oltre alcuni alberi abbattuti si cela una minaccia….è ridicolo che qualcosa possa permettersi di essere un problema per loro ma il segnale che giunge al loro circuito nervoso è chiaro. Si dividono in mezzo alla boscaglia per avvicinarsi senza essere visti, si muovono veloci, la loro strategia ed affiatamento è senza pari. Si accostano agli alberi caduti; oltre, ad un centinaio di metri, nella radura, c’è una nave da ricognizione con strani geroglifici scolpiti sulle fiancate. E’ affusolata e con due motori laterali su ciascuna ala. il metallo luccicante è completamente liscio e lucido tranne che per i fregi. Non ci sono aperture.

[SPOILER][/SPOILER] le creature si rivelano, lo scontro, ritorno alla tana, vendetta delle creature
 
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view post Posted on 20/3/2013, 15:05
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Alien el octavo pasajero

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Neagra serpeggia tra la folta vegetazione. Rapido e silenzioso avvicina la possente creatura che invade sfacciata il loro territorio. Ne scruta le strane forme, sono bizzarre, capisce che non è figlia di questo mondo, un nuovo visitatore, un nuovo enigma, ma la sua mente non ragiona per enigmi, vuole carne, vuole sangue. Con un balzo improvviso si aggrappa al suo gembro, i suoi artigli stridono contro il freddo metallo, ma la creatura non geme, è un corpo inanimato, non può provare dolore, non può provare emozioni. Neagra sente che quella carcassa non è vuota, dentro di se vi è vita! l'eccitazione del cacciatore aumenta, con frenesia cerca di profanarla, lacerando la sua pelle robottica, piegandone le lamine, il rumore dei suoi colpi si propaga nell'aria e alcuni piccoli volatili si allontanano impauriti in cerca di un luogo più ospitale. Alunita non segue il fratello,qualcosa lo trattiene, è un pensiero, è un ricordo. Non ha bisogno di incontrare questi esseri, sente in fondo di conoscerli già. Più volte ne percepisce la grandezza ma non riesce a penetrare i loro pensieri, stanno tramando contro di loro.

I biandanti scruttano attraverso un monitor la serpe, a loro non interessa il suo corpo, vogliono studiare la natura della sua mente, spiano tra i suoi pensieri senza lasciare tracce. Di tutte le bestie che hanno incontrato sul loro cammino questa è la peggiore, una creatura incapace di domare i suoi istinti, un pericolo per tutti loro. Frutto del loro intelletto è l'ultimo dono di un fratello caduto. Un errore? un miracolo? o forse entrambi, solo il tempo potrà dirlo. Neagra irrompe con forza in quel guscio metallico, si muove rapido tra i corridoi bui alla ricerca delle sue prede, quando si mostra i biandanti non sembrano temerlo. Neagra si dirige verso uno di loro con furia, ma ecco che il più anziano del gruppo lo colpisce con un fascio luminoso che avvolge il suo intero corpo. I muscoli del predatore cedono, rovina a terra incapace di liberarsi da questa morsa invisibile. Un predatore caduto vittima delle sue stesse prede. Emmette ruggiti e gemiti rabbiosi mentre le quattro creature lentamente lo circondano. Uno di questi esseri comanda gli altri in un linguaggio che Negrea riesce a capire, si stanno preparando per partire, e lui verrà con loro, assieme al loro compagno recuperato, i cui resti giacciono nella stiva. Una trapppola, è caduto in una maledetta trapola. Impiantato in un mondo che non è il suo ora viene stirpato con l'inganno.

La nave inizia a vibrare, un ronzio sempre più forte spezza la tranquillità di quel posto, i motori si accendono. Alunita vede la creatura straniera librarsi in aria con estrema maestosità, rotea su se stessa quasi a prendersi gioco di lui, e poco dopo inizia la sua ascesa verso mondi che non gli è concesso conoscere. Del fratello nessuna traccia. è impotente, non vi è nulla che possa fare per raggiungere la nave, un puntino sempre più piccolo che sfuma nel cielo sfuggendo ai suoi sensi. L'alieno ritorna al suo nido, la madre non ha collera, sa cosa è accaduto, i loro creatori torneranno da loro, ma la prossima volta li troveranno preparati, ben presto domineranno questo mondo, e nessun altro essere potrà mai sconfiggerli con la loro magia, la sua stirpe avrà la sua vendetta.

per il prossimo utente
dominare, devastazione, studi da parte degli space jockey, un orribile verità (inventati un colpo di scena :D)
 
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view post Posted on 24/3/2013, 21:55




Un altro di quegli esseri di metallo; lucido, nero, non vivente . Ora però Lunii e Alunita sono pronti. La grande matriarca rassicura la sua creatura, questa volta sarebbero stati loro ad avere il sopravvento. L'importante è vincere, lo sapeva bene, e questa volta è necessario l’inganno. Corre via, i due comunicano tra di loro stando lontani, capacità utilissima acquisita in quei pochi giorni. Lascia li il figlio poco prima che arrivino quegli esseri impuri. Gli ripete mentalmente di stare calmo, non è solo, Lei è sempre con lui, nel suo pensiero. Mentre gli esseri lo prelevano grazie a un raggio che immobilizza istantaneamente gli arti, Lunii invece, senza farsi notare, cerca un'altra via d'entrata a quel grande ammasso di metallo. La trova, si accuccia, resta immobile e aspetta. Non può essere vista né sentita. Soffre, sente la sofferenza del figlio.
E' li, legato. Quegli esseri hanno strumenti appuntiti, altri simili a piccole biro con tentacoli metallici, altri ancora non si capisce ancora a cosa servano. Nel frattempo il mezzo con cui sono arrivati gli invasori lascia il pianeta; veloce, preciso si fionda nello spazio profondo. Lunii sente due pensieri sofferenti. Sono i suoi figli, uno è più lieve, deve essere più lontano. Lo sente ma non riesce a prendere contatto. Capisce che i 2 corpi di metallo si stanno lentamente avvicinando. Gli esseri cominciano ad analizzare il corpo di Alunita, l’intenzione è chiara, ma Lunii non ne capisce la motivazione. Un grosso attrezzo blocca il lungo cranio, delle fasce coprono le gambe e le tengono pressate al sostegno. Dolori lancinanti colpiscono il figlio, provocati certamente da quello strumento tentacolare percepito in precedenza, indirettamente quindi colpiscono anche la madre. Lo rassicura nuovamente, lo salverà al più presto. L’arnese ne preleva un campione di sangue che subito scioglie il recipiente dove viene riposto. Gli esseri attorno non hanno scrupoli, usano il figlio come una cavia, come un animale. Ma loro non sono animali, sono delle armi, armi pure, pensanti, efficienti, perfette. Le hanno create loro e adesso non se ne preoccupano. Illusi.

Adesso capisce perfettamente. Tutto quadra. Vicino al figlio ci sono delle gabbie, dentro ci sono altri esseri, esseri come loro. Ma hanno qualcosa di diverso, non pensano autonomamente, non come Alunita e Neagra.
Se quello è l’ultimo ricordo della sua vita precedente, e se non l’ultimo certamente il più vivo, Lunii comprende la proprietà del liquido che l'essere le aveva somministrato quando era ancora una bestia selvatica. Le aveva donato non solo un nuovo corpo, delle armi, degli strumenti per sopravvivere, ma anche una mente autonoma. Un rumore interrompe i suoi ricordi. L’altro corpo metallico si è congiunto a quello dove si trova lei stessa. Ora sente anche il secondo figlio. Ma sente anche tutti gli altri, tutti gli altri esseri delle due navi. Ora possono comunicare assieme. La Regina muove i suoi primi passi. E' tempo di uccidere.
collegamento mentale con Alunita, furia furibonda, strategia di attacco,un nuovo esercito, conquista della prima astronave, collegamento mentale col secondo figlio
 
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view post Posted on 28/3/2013, 18:21
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posto per conto di queen

Con passi goffi e incerti si dirige verso uno spiraglio di luce, la sua giovane mente è curiosa, fuori un mondo ignoto lo attende. Man mano che avvicina la soglia del proibito i rumori diventano più forti, sente i versi di creature che ancora non conosce, l'aria è una miscella di profumi seducenti che lo invitano a esplorare. Ma ecco che la madre lo raggiunge, lo solleva e lo riconduce verso i fratelli. Viene adagiato delicatamente tra altri corpicini pelosi dolcemente accarezzati dagli spasmi del sonno. Il cucciolo non pare contento, il suo manto nero ha il pelo irto in segno di disaprovvazione, ma il suo stomaco decide che una buona poppata è un giusto compromesso, godrà dell'ospitalità del loro nido ancora per un pò, c'è ancora tempo per nuove avventure in fondo.
Ricordi familiari di creature sconosciute,di una vita che non gli è mai appartenuta ma che sente in fondo sua. O forse sono solo sogni? Negrea si sente debole, è impotente dinnazi a forze che non è in grado di comprendere, non ancora. Ma la sua natura predatrice si ribella, non può, non deve soccombere, non così. Inarca la schiena più e più volte,chiude i pugni mentre cerca di liberarsi da questa morsa fatale. Ma la sua trappola non cede, il metallo non si piega ne si lacera.
Un pensiero si insinua tra i suoi pensieri, una presenza familiare, sente un respiro profondo, regolare, è la madre, una Dea nera che viene in suo soccorso. I suoi artigli raffinati spezzano quelle infide catene. Ora l'alieno è di nuovo libero! si mette in posizione suppina e cerca di mantenersi in equilibrio, i suoi carnefici hanno martoriato il suo corpo, hanno cercato di carpire i suoi segreti, illusi, avranno solo morte da questa stirpe maledetta.
Negrea barcolla tra i freddi corridoi della nave, sente strani versi, creature che lamentano dolore, sono suoi simili, ma fatti di diversa materia. Li libera, e libera il sangue del suo sangue.
La regina abbanza maestosa tra le folle, osserva i suoi figli, i suoi umili servi, un ruggito possente echeggia tra le pareti di quel grembo metallico, ora questo piccolo mondo in continuo movimento è loro, e presto raggiungeranno nuove frontriere, vi saranno nuovo mondi da dominare, non resta che attendere. L'esercito ora si prepara a dormire.

Nella seconda nave un lieve ronzio pervade l'aria serena, molti corridoi scheletrici giacciono in penombra, mentre luci di vari colori piroettano nei monitor di grandi macchinari. I biandanti riposano dentro massicce capsule in attessa di raggiungere la loro casa, dopo tanto penare il loro è un sonno sereno, non hanno di che temere.Vagabondi per anni nell'universo sconosciuto ora faranno ritorno da eroi. Un tempo miseramente esiliati, avranno infine la loro gloria. Portano con se un grande dono, la loro più grande creazione. Renderanno onore al compagno caduto.

per il prossimo utente
risveglio improvviso, pianeta terra, le uova rimaste sull'altro pianeta, qualche nozione sullo space jockey caduto
 
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